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sabato 6 agosto 2016

Non siamo mai soli



Ce la puoi fare, non sei solo, non lo sarai mai. Ricorda che altri prima di te hanno intrapreso la strada che conduce alla realizzazione del proprio progetto di vita. Sappi che per quanto l’obiettivo ti possa sembrare lontano, tu hai le risorse per raggiungerlo e centrarlo. Se il tuo obbiettivo ti riempie dentro, ti trascina nel fantasticare, non ti lascia un attimo solo, allora stai sicuro che se ti metterai in gioco vivrai il tuo sogno, vincerai la tua sfida. Non scoraggiarti, se cadi mettiti un cerotto e prosegui. Non siamo qui per accontentarci di quello che passa il convento, siamo qui per avere solo il meglio. Non sei solo e altri prima di te hanno sfidato se stessi per raggiungere il tuo stesso ambito traguardo, ti siano di ispirazione e incoraggiamento. È vero, a volte tutto sembra remarci contro, non importa, in quelle occasioni rema per quello che puoi, le correnti avverse non sono eterne, le acque si calmeranno e potrai procedere e respirare. Trasforma lo sconforto in un amico che ti aiuta a capire quanto ciò che aneli sia importante per te, non distogliere lo sguardo dalla meta. Se ti sentirai stanco, riposa. Se non riuscirai a correre, cammina. Più ti avvicinerai al traguardo e più ti sentirai forte e motivato, in una spirale di fiducia spronante. Non sei solo, non lo sarai mai. Il lavoro più grande è stabilire e sentire l’obbiettivo. Tutto il resto verrà di conseguenza. Prendiamo a esempio la mia esperienza con il Cammino di Santiago, quando sono partito avevo davanti a me 790 km da affrontare a piedi con uno zaino da 11 chili sulle spalle. La meta? Arrivare a Santiago e appoggiare la mano sulla colonna della cattedrale che prometteva la realizzazione di un desiderio come ricompensa per il pellegrinaggio. In 30 giorni ho raggiunto la mia meta! 790 km sono una sfida, ma quando porti nel cuore il traguardo, un passo alla volta arrivi dove vuoi arrivare. Attraversando la Spagna, sul sentiero capita che ti esortino con un “Ultreya!” o un "Suseya!": ambedue incitamenti a proseguire. Non siamo mai soli, ci sarà sempre qualcuno a incoraggiarci, qualcuno ad accompagnarci per un tratto del nostro percorso verso la nostra meta, verso la vita che desideriamo.

Suseya a tutti!
Fausto Novelli


P.S.
"Ultreya e Suseya": Entrambe le parole derivano dal latino, ultreya = ultra (più) ed eia (avanti), mentre suseya potrebbe tradursi = avanti verso l’alto.
Fonte:http://www.monzatoday.it/cronaca/curiosita-sul-cammino-di-santiago-de-compostela.html
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